Lanzarotto Malocello: l’italiano che diede il nome a Lanzarote
Il navigatore genovese che aprì la rotta atlantica e lasciò il suo nome sull’isola più orientale delle Canarie
Non tutti sanno che il nome dell’isola di Lanzarote, la più orientale dell’arcipelago delle Canarie, è legato a un navigatore italiano: Lanzarotto Malocello
Genovese di nascita, vissuto tra il XIII e il XIV secolo, Malocello fu uno dei pionieri delle esplorazioni oceaniche europee, molto prima di Cristoforo Colombo.
Chi era Lanzarotto Malocello
Lanzarotto Malocello nacque a Genova verso la fine del XIII secolo, in una famiglia di mercanti e navigatori. Di lui si sa relativamente poco, ma la sua impresa ha lasciato un segno duraturo nella toponomastica e nella storia delle Canarie. Fu uno degli esploratori italiani che si spinsero oltre le Colonne d’Ercole (lo Stretto di Gibilterra), partecipando alle prime esplorazioni del mondo atlantico.
La scoperta di Lanzarote
Intorno all’anno 1312, Malocello salpò dalla costa iberica verso sud-ovest, con l’intento di cercare notizie di un altro italiano, il leggendario Ugolino da Vivaldi, scomparso in mare alcuni decenni prima. Durante il viaggio, approdò su un’isola allora quasi sconosciuta agli europei: l’attuale Lanzarote. Gli storici ritengono che Lanzarotto vi abbia soggiornato per un lungo periodo, stabilendo un insediamento e probabilmente avviando contatti con la popolazione aborigena dei mahos (i berberi locali).
Perché Lanzarote si chiama così
Fu proprio in suo onore che l’isola venne chiamata “Lanzarote” o “Lançarote” nelle antiche carte nautiche europee. Il nome appare per la prima volta in un portolano mallorquino del 1339, redatto dal cartografo Angelino Dulcert, che rappresenta l’isola con il nome di Insula de Lanzarotus Marocelus. Nel tempo, il nome si è evoluto fino a diventare quello attuale.
Una curiosa omonimia: Lanzarote e Lancillotto
Curiosamente, in spagnolo, il celebre cavaliere della Tavola Rotonda Lancillotto è noto come Lanzarote del Lago. Questa omonimia è una coincidenza linguistica affascinante, ma non ha alcuna relazione con il navigatore genovese o con l’isola. Il Lanzarote arturiano è un personaggio leggendario di origine francese, mentre il nome dell’isola deriva da quello del vero navigatore italiano.
La scuola dei navigatori genovesi
Lanzarotto Malocello non fu un caso isolato: la sua impresa si inserisce in una lunga tradizione di eccellenza nautica della Repubblica di Genova. Fin dal XIII secolo, Genova fu un centro nevralgico per la navigazione e l'esplorazione. La città vantava una scuola di cartografia e navigazione tra le più avanzate dell'epoca, che formò figure di spicco come:
Ugolino e Vadino Vivaldi, che nel 1291 tentarono di raggiungere le Indie circumnavigando l'Africa, anticipando di due secoli le rotte portoghesi;
Cristoforo Colombo, il più celebre tra i navigatori genovesi, che nel 1492 scoprì il Nuovo Mondo;
Giovanni Caboto, noto anche come John Cabot, che esplorò le coste del Nord America nel 1497;
Fratelli Doria, in particolare Lamba e Oberto Doria, che oltre a essere potenti uomini politici e ammiragli della Repubblica, si distinsero per le loro abilità nautiche e per il controllo delle rotte marittime del Mediterraneo, contribuendo alla potenza navale e commerciale di Genova.
Questi esploratori si avvalevano di strumenti innovativi come la pixidis nautica (una bussola con Rosa dei Venti) e le carte nautiche prodotte dalla scuola cartografica genovese, tra cui la celebre Carta Pisana. La perizia dei navigatori liguri nella costruzione navale e nell'arte della marineria era universalmente riconosciuta, tanto che i loro servigi erano ambiti da principi e regnanti europei.
Un’eredità dimenticata, ma riscoperta
Per secoli, la figura di Lanzarotto Malocello è rimasta ai margini della storia ufficiale, offuscata dalle imprese di navigatori più noti. Tuttavia, negli ultimi anni, l’interesse verso questo esploratore è cresciuto, grazie anche ad alcune iniziative commemorative sia in Italia che alle Canarie. A Teguise, antica capitale di Lanzarote, si tengono eventi culturali e conferenze in sua memoria, e una targa a Genova lo ricorda come pioniere delle esplorazioni atlantiche.
✍️ Italiano alle Canarie
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